Dalia

Famiglia : Asteraceae

Origine:

La Dalia è originaria del Messico. E’ stata introdotta in Europa verso la fine del XVIIIsecolo. E’ una pianta che viene coltivata in giardino, ma i fiori recisi sono spesso utilizzati per le composizioni da interno. La Dalia è una pianta erbacea molto delicata. Le foglie sono grandi e numerose, il fusto cavo che può essere lungo da 20 centimetri a 2 metri, le radici tuberiformi e i fiori di svariate forme. Le colorazioni dei fiori più diffuse sono soprattutto le tonalità del giallo e del rosso, ma esistono anche varietà con corolla bianca, arancione, rosa, viola o screziata con sfumature policrome.

Le varietà di Dalia più comuni sono:

  • dalie a fiore singolo: sono le più comuni. Simili alle margherite, hanno fiori lunghi di colore giallo o rosso
  • dalie a collaretto : sono molto simili alle prime, da cui si distinguono per la presenza di una specie di collare di petali, da cui prendono il nome
  • dalie a forma di ninfea: vengono chiamate in questo modo perché nell’aspetto ricordano molto il fiore di ninfea
  • dalie a forma di anemone: sono molto particolari perché il fiore è piatto, con 2 o 3 file di petali colorati di lunghezza variabile
  • dalie a palla : l’infiorescenza ha forma sferica
  • dalie a pompon : anch’esse hanno forma sferica, ma simile appunto a un pompon
  • dalie a fiori di cactus : sono molto caratteristiche, in quanto presentano petali appuntiti rivolti verso l’alto
  • dalie decorative: hanno petali ricurvi verso la punta, dall’aspetto simile a quello di un cilindro

Coltivazione: La Dalia va coltivata in zone calde tra fine marzo e maggio. Per la coltivazione in vaso dobbiamo procurarcene uno che sia grande almeno 30 centimetri. Il terreno deve essere fresco, profondo e ricco di sostanze organiche. I bulbi vanno interrati a circa 10-15 centimetri di profondità. Le specie nane o quelle da aiuola vanno piantate lasciando uno spazio di circa 40 cm tra un esemplare e l’altro. Nel caso delle specie di grandezza intermedia, occorrerà distanziarle di 60 cm, mentre le varietà giganti vanno posizionate a una distanza di 65-85 centimetri. Durante il riposo vegetativo e’ necessario rimuovere i tuberi dal terreno. Chi vive in una zona caratterizzata da inverni particolarmente miti, può anche evitare questa pratica, lasciando i tuberi interrati durante la stagione fredda. Altrimenti, a fine autunno i tuberi vanno tolti dal terreno, eliminando quelli rovinati. Devono essere collocati su una cassetta con sabbia asciutta e segatura, disponendoli a strati e conservandoli in un luogo asciutto, ben areato e al riparo dalla luce. Con l’arrivo della primavera si deve poi procedere alla messa a dimora.

La dalia è una pianta che ha bisogno di molto calore per svilupparsi e fiorire. Per questo motivo bisogna collocarla in una posizione soleggiata, alla luce diretta dei raggi solari. La dalia richiede irrigazioni continue e abbondanti soprattutto dopo la messa a dimora. La dalia fiorisce in estate fino ad autunno inoltrato.

Nella prima fase del periodo vegetativo, è consigliabile anche il ricorso a del fertilizzante liquido, ricco di nitrato. Successivamente le annaffiature dovranno essere comunque regolari, evitando gli eccessi che potrebbero causare la diminuzione della grandezza dei fiori.

Tra un’annaffiatura e l’altra, il terreno deve essere mantenuto umido, evitando comunque i ristagni idrici. La dalia va concimata annualmente, in primavera, utilizzando del concime granulare a lenta cessione. Durante la fase vegetativa della pianta, è consigliabile aggiungere del concime liquido all’acqua utilizzata per le annaffiature, almeno fino a che non saranno spuntate le foglie. Dopo la comparsa del fogliame e durante tutto il periodo della fioritura, si possono interrompere le concimazioni.

Parassiti

La dalia teme soprattutto i lepidotteri, che possono rovinare il fusto, e le lumache, che sono ghiotte dei suoi tuberi.

Questa pianta inoltre potrebbe essere oggetto di attacco da parte dello oidio ( o mal bianco), un fungo molto comune che provoca la comparsa di macchie bianche sul fogliame. Per debellarlo si può ricorrere a un trattamento con zolfo bagnabile-80, ammesso anche in agricoltura biologica.

In ogni caso, la prevenzione e la giusta cura sono fondamentali per evitare malattie o attacchi da parte di funghi o insetti. Durante la messa a dimora, è opportuno distanziare le dalie, in modo da garantire loro il giusto apporto di luce e aria.

 Evitate la formazione di ristagni idrici, che possono favorire la proliferazione di parassiti e il marciume delle radici.

Moltiplicazione

La moltiplicazione della dalia avviene per divisione dei cespi, per talea o attraverso la semina.

La divisione dei cespi avviene all’inizio del periodo invernale.

Vengono prelevati i tuberi dal terreno e riposti su una cassetta contenente segatura o sabbia, collocata in luogo asciutto e riparato. È importante che per ogni porzione di tubero vi sia una parte del vecchio fusto e almeno una gemma.

La moltiplicazione per talea erbacea, ottenuta facendo germogliare i fiori in serra, è utilizzata soprattutto per la produzione del fiore reciso.

La semina serve a produrre nuove varietà o a moltiplicare le varietà in vaso, in particolar modo le varietà a fiore semplice.

Fortunatamente, invece, ci si accorse ben presto della straordinaria bellezza dei suoi fiori.

LO SAPEVI CHE…

La foglia e il tubero sono parti allergizzanti della pianta. Le Dalie possono essere all’origine di dermatiti e di reazioni di fototossicità in seguito a contatto con le parti allergizzanti.

Gli allergeni non sono stati determinati, ma esistono sospetti su alcuni lattoni sesquiterpenici e poliacetileni.

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Pubblicato da Nature Planet One

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