La Curcuma longa (curcuma) è originaria dell’Asia sud-orientale e largamente utilizzata come spezia maggiormente nella cucina indiana, medio-orientale, tailandese e di altre aree dell’Asia. E’ una pianta erbacea, perenne, rizomatosa con altezza massima di circa un metro, foglie grandi e lunghe da 20 a 45 cm e picciolo allungato. La radice è un grosso rizoma cilindrico, ramificato, di colore giallo o arancione, fortemente aromatico.
Curcuma longa è spontanea nell’Asia meridionale, dall’India alla Malesia, in regioni a clima tropicale, con temperature normalmente comprese tra 20 °C e 35 °C e con elevata piovosità.
Allo stato coltivato, è presente in moltissime aree tropicali o subtropicali, in particolare in Asia e in Africa.
L’India è il primo produttore mondiale di curcuma.
Usi
La curcuma viene chiamata anche zafferano delle Indie perchè assume lo stesso colore dello zafferano: giallo. Dal rizoma della curcuma si ottiene la polvere di curcuma, una spezia dal sapore terroso, amaro, piccante ed estremamente volatile.
I rizomi vengono bolliti ed essiccati al sole o in forno, e dopo vengono schiacciati in una polvere giallo-arancio.
La polvere di curcuma è uno degli ingredienti del masala ( curry), a cui dà il colore giallo intenso e caratteristico.
La curcuma, oltre che dare sapore, è, come lo zafferano, un colorante alimentare. Tra gli additivi alimentari codificati dall’Unione Europea (UE), la curcumina, per una serie di circostanze, occupa il primo posto: E100. Inoltre è stata usata fin dall’antichità come colorante anche per tessuti. Da questo punto di vista, però, è poco pregiata perché tende a scolorire al sole.
Infine, la medicina tradizionale e in parte anche quella moderna attribuiscono alla curcuma proprietà medicinali.
Benessere, corpo e ricette:
– Olio aromatizzante al curcuma
– Oleolito alla curcuma per il corpo